La Cooperativa Salentoppotunità è stata costituita per ospitare gestanti e madri con figli a carico e minori in disagio
evolutivo a seguito di storie relazionali primarie di trascuratezza e maltrattamento.
Dopo 2 anni trascorsi a ristrutturare e rendere l’edificio accogliente,
a “misura” di bambini e nuclei familiari,
dopo l’accreditamento del servizio è stato possibile avviare l’ospitalità del primo nucleo madre/bambina nel 2004.
La “Comunità Chiara Luce”, così come denominata, nell’arco di un anno circa ha accolto n.10 nuclei familiari in un piano della struttura e n. 12 minori in un altro.
La comunità si sviluppa su quattro piani e dispone di complessive 19 stanze, ciascuna con bagno autonomo,
ed un ampio piazzale esterno che abbiamo abbellito piantando verde ornamentale e alberi di mimosa, in omaggio alle nostre ospiti.
Con ciascun nucleo familiare e ciascun minore si concertano le Progettualità Educative Individualizzate,
d’intesa con tutti i servizi territoriali di competenza ed i rispettivi Tribunali per i Minorenni di Lecce, Taranto e Bari.
L’affiancamento psicoeducativo e psicoterapico è orientato a pro-muovere il benessere delle persone e pro-vocare i processi/percorsi di svincolo e di autonomia personale, familiare, lavorativa, anche attraverso la frequentazione di corsi di formazione professionalizzanti.
I ritmi di vita ed i climi relazionali interni alla comunità sono di tipo “familiare” ed alle persone ospiti vengono proposte attività laboratoriali, espressive, ludico/ricreative, sportive quanto più possibile sul territorio, compresi i percorsi scolastici.
Sino ad oggi oltre n.100 tra nuclei familiari e minori sono stati ospiti della comunità e con l’equipe interdisciplinare, composta da educatori, assistente sociale, psicologo, psicoterapeuti, operatori, sono stati accompagnati temporaneamente per consentire loro di “ripartire”, dopo una fase di contingente difficoltà e problematicità interna al loro sistema familiare d’origine. Altri, soprattutto minori, sono stati inseriti in famiglie affidatarie o adottive su determinazione del Tribunale per i Minorenni di competenza, e con loro prosegue la relazione “affettiva” in continuità complementare con il nuovo progetto di vita.